In mostra al “Museo del Segno e della Scrittura“ di Torino le opere selezionate per il premio internazionale

Il 15 Febbraio si è inaugurata la mostra dei finalisti della Prima Edizione del Meneghetti International Art Prize – M.I.A.P. presso il Museo del Segno e della Scrittura di Torino.

Il prestigioso premio internazionale istituito dalla Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti (Lugano – CH), e a cura di Ermanno Tedeschi, ha come obiettivo quello di promuovere l’espressione artistica come anelito al bello, dando l’opportunità a tutti, a prescindere da età e titoli, di assecondare questa ispirazione che il maestro Meneghetti ha indagato, in sé ed in ogni uomo, nel corso della sua esistenza. “La funzione del bello nell’arte come elemento essenziale nella vita dell’uomo” è il fil rouge di questa prima edizione, il cui premio verrà assegnato all’opera individuata tra le sezioni pittura, scultura, design e moda, che meglio saprà esprimere questo tema per capacità comunicativa, qualità espressiva ed originalità.

Tra i principali protagonisti anche l’Artista Biellese Daniele Basso che è stato selezionato con l’opera MIAMI 02 appartenente al progetto Vertical Reflection, dove la contrapposizione di acciaio e legno plasmato nella forma dalle linee orizzontali e verticali esprime il processo di crescita dell’uomo in tre fasi.

Un progetto che indaga la modernità verticale e allo stesso tempo incrocia la tradizione orizzontale; la dinamicità delle mode contro l’immobilismo delle abitudini; il limite tra pubblico e personale; Tendenze e Convinzioni. Una Riflessione Verticale di pensieri e suggestioni che scandiscono metaforicamente il viaggio dell’uomo alla ricerca del significato della vita. All’inizio il Colore: la superficie, le Domande. Poi la Forma: la Ricerca, l’Impegno, la Scelta. Quindi la Materia: le Risposte, le personali Certezze. Un gesto d’arte che incoraggia consapevolezza e ricerca dei limiti, che insieme costituiscono il patrimonio evolutivo dell’intera società e tracciano il confine del cambiamento, definendo il senso della vita e dell’esistenza di ognuno di noi.

Miami 02 esprime quest’ultima fase, in cui i diversi legni metaforicamente incarnano le esperienze che si fanno amiche. Bastoni della vecchiaia a cui aggrapparsi per governare la propria esistenza.

Alla domanda del perché l’Arte è portatrice di bellezza, Daniele Basso risponde:

“L’arte è prendere coscienza del mondo attraverso le emozioni. E’ la suprema espressione di creatività libera dell’uomo. Nell’arte riconosciamo l’essenza più profonda dell’esistenza.

Le opere diventano così dei simboli attorno cui ritrovarsi per tracciare la rotta verso il futuro che desideriamo. Aprono le porte al bello, che non è superfluo, bensì indispensabile per la nostra felicità.

L’arte e la bellezza diventano un faro di consolazione verso cui dirigersi. Riportano l’Uomo ed il suo benessere al centro del sistema, trasformando la spinta alla sopravvivenza in desiderio e ricerca di un mondo migliore”.

La mostra, che è allestita nelle sale di Officina della Scrittura, Museo del Segno e della Scrittura, all’interno della storica sede Aurora Penne in  Strada Comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura, 200a Torino, rimarrà aperta fino al 21 marzo 2018, per poi spostarsi a giugno a Lizori dove si riuniranno i giurati per decretare i vincitori delle quattro sezioni del premio.

Noi facciamo un grande in bocca la lupo a Daniele!

 

INFO/PHOTO COURTESY: Daniele Basso

Chiara Mattavelli