Hysteria Art Gallery presenta la prima di 6 appuntamenti promossi per presentare al pubblico i propri artisti

Si è aperta, con la personale dell’artista Gian Pietro Bombardelli, la prima di 6 appuntamenti promossi e fortemente voluti dalla galleria Hysteria Art, per presentare al pubblico artisti selezionati e qui rappresentati.

Un percorso espositivo studiato dalla nuova curatrice della galleria Elisabetta Scantamburlo per mettere in luce uno degli artisti più di richiamo del momento. 

Una produzione artistica new pop, decisamente sui generis, dove a farne padrone è sicuramente la tecnica a spray diventata la base di 20 anni di ricerca all’interno di un percorso che abbraccia e coniuga il figurativo all’astratto. 

Il collage è parte di un processo viscerale: ogni opera è il risultato della frammentazione di più quadri che vengono sacrificati come rito di un’instancabile ricerca personale volta alla coesistenza di molteplici emozioni.

Le opere di gpb nascono da un caos dominato dall’opposizione: realtà e fantasia, bene e male, pieno e vuoto. In una perenne lotta tra figurativo e astratto, tra neutro e saturo, si svelano figure intere alternate a personaggi mutilati da forbici irruenti. Sguardi che affiorano dietro a maschere feline o cinematografici occhiali. Animali vacillanti tra il domestico e lo stato brado. E ancora, effimeri gelati nelle mani di impenetrabili figure femminili. Citazioni, tributi, vita, morte, sacralità. Un tormento interiore che trova equilibrio solo sulla tela. 

Ogni opera è il risultato della frammentazione di più quadri che vengono sacrificati come rito di un’instancabile ricerca personale volta alla coesistenza di molteplici emozioni.

L’essenza del lavoro di gpb è un presente mutante in eterna evoluzione, a testimonianza dalla citazione di Lavoiser: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

 

INFO/PHOTO COURTESY: Gian Pietro Bombardelli

Chiara Mattavelli