Mondi eterei, paesaggi immaginari, micro habitat esprimono il sottile confine tra la leggerezza e le inquietudini, tra lo zen e le ossessioni

Liw Volpini nasce nella contea di Wencheng, situata nella provincia di Zhejiang (Cina), il 9 Novembre 1983.

Dopo il liceo artistico a Crema, fa il suo primo vero ingresso nel mondo della grafica e dell’arte frequentando l’Istituto Europeo del Design, con specializzazione in Art Direction, dove entra in contatto con gli ambienti artistici di Milano e inizia a farsi conoscere con l’acronimo LVM.

La sua continua e incessante ricerca verso una qualsiasi forma di equilibrio, spinge l’artista attraverso una crescita umana ed estetica itinerante: Zhejiang, Milano, Bangkok, Sydney e ancora Milano.

Un percorso umano che interiorizza e trasmette nelle proprie opere attraverso la sua personale tecnica, il RainPainting, e che le permetterà di esprimersi in numerose collettive di artisti emergenti e nell’ambito del design.

Dopo aver sperimentato diversi linguaggi pittorici, sceglie di avere come compagno di viaggio l’Uniposca, l’iconico marcatore. Tela, carta e gesso ospitano mondi eterei, paesaggi immaginari, micro habitat che le permettono di esprimere il sottile confine tra la leggerezza e le inquietudini, tra lo zen e le ossessioni.

Un flow costante, lento ma inesorabile, che attraverso una scrittura micro emotiva tramuta in spore e pioggia il flusso creativo e permette di tradurre in segni grafici le contraddizioni cognitive dell’artista.

Ogni opera rappresenta una infinita trama di brevi e fugaci stati d’animo, angosce, speranze, ricordi, un pattern frutto di una densa e paziente trascrizione delle nostre fragilità e della mutevolezza umana, delle vette e degli abissi che incontriamo nell’eterna ed intima guerriglia emotiva.

Lo spettatore, superato l’impatto cromatico nella sua interezza, è spinto ad avvicinarsi alle opere e ricercare il dettaglio, il particolare, il singolo tratto, nell’atavico e vano bisogno di semplificare le mille sfaccettature del flusso di coscienza che colora e determina ognuno di noi.

 

INFO/PHOTO COURTESY: Liw Volpini

Chiara Mattavelli