Un viaggio nell’arte dell’impegno sociale: un invito a riflettere sulle ingiustizie sociali, attraverso opere che uniscono pittura, scultura e installazioni
Il 18 luglio 2023, la Triennale di Milano ha ospitato un evento significativo: la mostra dell’artista veneziano Michele Tombolini, una figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea, nota per il suo impegno sociale e la sua capacità di utilizzare l’arte come strumento di denuncia.
La mostra, organizzata in uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana, ha attirato l’attenzione di appassionati d’arte, critici e pubblico per la profondità dei temi trattati e per l’originalità del linguaggio visivo di Tombolini.
Il cuore della mostra è stato un invito a riflettere sulle ingiustizie sociali, attraverso opere che uniscono pittura, scultura e installazioni. Temi come lo sfruttamento minorile, la violenza contro le donne e l’indifferenza della società contemporanea verso i più deboli sono stati al centro del percorso espositivo.
Tra le opere esposte, spiccano l’arazzo “Errore umano” e il dipinto “Rifugio d’orato”, entrambi facenti parte del ciclo che dà il nome alla mostra stessa: “I Riflessi dell’Anima”. Questi lavori riflettono l’interesse di Tombolini per temi sociali di grande rilevanza, come l’abuso sui minori, che l’artista esplora con delicatezza e profondità.
La farfalla, elemento ricorrente nelle opere di Tombolini, è un simbolo di leggerezza ma anche di fragilità, che ben rappresenta i soggetti delle sue denunce. La sua arte, pur con un linguaggio visivo delicato ed evocativo, non manca di provocare e scuotere lo spettatore, invitandolo a una riflessione profonda.
Durante la serata, è stato anche proiettato in loop il video “Indelible Marks” (2016), un corto che approfondisce ulteriormente il tema della memoria e delle cicatrici invisibili lasciate dagli abusi, trattati con un tocco sensibile e introspettivo.
La mostra del 18 luglio alla Triennale di Milano ha rappresentato non solo una retrospettiva dell’opera di Michele Tombolini, ma anche un momento di dialogo tra l’artista e il pubblico su questioni urgenti e spesso trascurate. Con le sue opere, Tombolini ha saputo dare voce a coloro che spesso non possono esprimersi, ponendo l’accento su un’arte che non è fine a sé stessa, ma che vuole intervenire attivamente nella società.
In questo evento, l’arte è diventata un vero e proprio megafono per tematiche sociali pressanti, creando uno spazio di confronto e riflessione che va oltre i confini estetici, coinvolgendo attivamente il visitatore. La capacità di Michele Tombolini di trasmettere messaggi universali attraverso il suo linguaggio artistico visivo rimarrà come un punto di riferimento per l’arte impegnata, dimostrando come la bellezza possa convivere con l’urgenza di cambiare il mondo.
Un modo di fare arte in grado di intrecciare la potenza simbolica dell’immagine con tematiche sociali di grande rilevanza, facendo emergere l’urgenza di un cambiamento e una maggiore consapevolezza.
L’arte di Tombolini non è solo da ammirare, ma soprattutto da vivere e comprendere nel suo messaggio profondo.
Il percorso di Michele Tombolini per Triennale Estate è stato voluto e organizzato da Francesca Parvizyar, che cura le relazioni internazionali dell’artista aprendole porte per nuovi progetti artisti oltreoceano, in particolare USA e Canada, a partire dal prossimo settembre 2024.
“I Riflessi dell’Anima” ha avuto al suo fianco anche Italmondo, leader nella logistica e nei trasporti internazionali da più di 70 anni, e Artistinct – This is Art, ecosistema artistico culturale impegnato a elevare il panorama dell’arte mondiale.
Ha supportato l’evento anche l’Azienda vitivinicola Venturini Baldini, storica azienda che sorge sulle Colline Matidilche in Emilia e che si distingue per un approccio produttivo nel pieno rispetto della natura e del suo ecosistema, da cui nascono prestigiosi vini spumanti e una sofisticata e variegata selezione di vini biologici che rappresentano la diversità dell’Emilia.
INFO/PHOTO COURTESY: Michele Tombolini
Chiara Mattavelli