La sua produzione artistica segue una ricerca insaziabile basata sulla rielaborazione di ciò che accade intorno a lui, nella sua vita quotidiana. Ecco perché il suo modo di comunicare attraverso l’arte può essere duro ma attuale e l’impatto visivo delle sue opere può essere sconvolgente. Negli ultimi anni la sua produzione si è concentrata su importanti questioni sociali contemporanee.
Le opere di GPB nascono da un caos dominato dall’opposizione: realtà e fantasia, bene e male, pieno e vuoto. In una perenne lotta tra figurativo e astratto, tra neutro e saturo, si svelano figure intere alternate a personaggi mutilati da forbici irruenti. Un tormento interiore che trova equilibrio solo nelle tele. L’essenza del suo lavoro è un presente mutante in eterna evoluzione, a testimonianza dalla citazione di Lavoiser “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
I personaggi di Aleandro Roncarà vivono, respirano e sono immersi, sono essi stessi colore puro, diretti, iconici, semplici nel modo del divertimento. Crede fortemente negli accostamenti cromatici inusuali e nel tratto nero e maschile che li separa. Alcuni anni fa ha incontrato anche il mondo della scultura con notevoli risultati.
Tomoko Nagao viene influenzata dalle figure stilizzate di Nara Yoshimoto e dal movimento artistico postmoderno del SuperFlat di Murakami Takahashi. All’interno delle sue opere i confini tra arte classica e nuovi valori della cultura pop contemporanea si assottigliano a tal punto da creare una profonda contaminazione.
In ogni sua opera Liw Volpini rappresenta una trama infinita di stati d’animo brevi e fugaci, ansie, speranze, ricordi, un modello che è il risultato di una densa e paziente trascrizione della nostra fragilità e mutevolezza umana, dei picchi ed abissi che incontriamo nell’eterna e intima guerra emotiva.
Lo spettatore, superato l’impatto cromatico nella sua interezza, è spinto ad avvicinarsi alle opere e cercare il dettaglio, il particolare, il singolo tratto, nell’ancestrale e vana esigenza di semplificare le mille sfaccettature del flusso di coscienza che colora e determina ognuno di noi.
Lavori provocatori, ironici, inattesi, nonsense, bizzarri e pop ne sono il risultato. Immergersi nel mondo compatto e complesso di questo artista permette di fare i conti con l’effimero, l’estetica, i contenuti a volte espliciti e a volte da ricercare, la superficialità e la densità contemporanea.
I collage sono creazioni uniche, sempre diverse e di forte impatto visivo. La scelta del soggetto prende forma solo durante la fase di esecuzione, mentre la carta, con diverse trame e porosità, deriva rigorosamente da giornali, riviste e cataloghi di moda. Con il ritaglio e l’assemblaggio dell’immagine, tutto passa tra le mani dell’artista che può così anche inserire le sue sensazioni nell’opera.