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Daniele Basso

Daniele Basso

Ogni sua opera esplora il senso ed il significato delle cose. Esprime un messaggio. L’obiettivo è generare una riflessione. Indurre cioè le persone ad una maggior coscienza di sé, personale e collettiva. Le sculture diventano simboli e monumenti in cui riconoscerci, non solo come individui, ma soprattutto come componenti di una collettività unica e distintiva. Di cui essere orgogliosi. I cui valori sono da custodire come parte della nostra identità. Attraverso la ricerca della bellezza cerca appigli concreti ed emozioni positive, per stimolare le coscienze all’immaginazione, al sogno ed al progetto di un futuro migliore!

Michele Tombolini

Michele Tombolini

La sua produzione artistica segue una ricerca insaziabile basata sulla rielaborazione di ciò che accade intorno a lui, nella sua vita quotidiana. Ecco perché il suo modo di comunicare attraverso l’arte può essere duro ma attuale e l’impatto visivo delle sue opere può essere sconvolgente. Negli ultimi anni la sua produzione si è concentrata su importanti questioni sociali contemporanee.

Antonio Franchi

Antonio Franchi

La sua pittura fissa un dialogo costruttivo e in progressiva evoluzione, libero da tecnicismi dogmatici, tra il colore e il luogo. La mappa del luogo è tratta da Google Maps e Google Earth; ne viene, quindi, sviluppata una rielaborazione (la “sintesi aerea”) ponendo al centro dell’opera il colore. In ogni dipinto la presenza del soggetto (il luogo) è soltanto percepita, proponendo ad ognuno, attraverso il titolo dell’opera, la propria lettura e l’immedesimazione nelle proprie esperienze e nelle proprie memorie.

Clementine

Clementine

Colpendo un’armonia tra intenzione e spontaneità, il suo lavoro raffigura un riflesso astratto di come intendiamo vivere le nostre vite in equilibrio. La logica e l’emozione sono in una continua spinta e trazione di ciò che “ha senso” rispetto a ciò che “si sente giusto” per creare bellezza in mezzo all’astrazione.

Gian Pietro Bombardelli

Gian Pietro Bombardelli

Le opere di GPB nascono da un caos dominato dall’opposizione: realtà e fantasia, bene e male, pieno e vuoto. In una perenne lotta tra figurativo e astratto, tra neutro e saturo, si svelano figure intere alternate a personaggi mutilati da forbici irruenti. Un tormento interiore che trova equilibrio solo nelle tele. L’essenza del suo lavoro è un presente mutante in eterna evoluzione, a testimonianza dalla citazione di Lavoiser “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Aleandro Roncarà

Aleandro Roncarà

I personaggi di Aleandro Roncarà vivono, respirano e sono immersi, sono essi stessi colore puro, diretti, iconici, semplici nel modo del divertimento. Crede fortemente negli accostamenti cromatici inusuali e nel tratto nero e maschile che li separa. Alcuni anni fa ha incontrato anche il mondo della scultura con notevoli risultati.

Lucio Tosi

Lucio Tosi

Definisce la sua pittura come una vera e propria terapia del dimagrimento. Tutto questo avviene attraverso la continua sperimentazione di nuovi materiali, come il polistirolo rinforzato, spesso di formato irregolare, su cui oggi dipinge prediligendo i piccoli formati. Le sue composizioni sono essenziali, quasi minimaliste, caratterizzate dal vuoto, secondo principi estetici di derivazione orientale: spesso combinate tra loro in opere multiple, sono come racconti fissati su una parete.

Tomoko Nagao

Tomoko Nagao

Tomoko Nagao viene influenzata dalle figure stilizzate di Nara Yoshimoto e dal movimento artistico postmoderno del SuperFlat di Murakami Takahashi. All’interno delle sue opere i confini tra arte classica e nuovi valori della cultura pop contemporanea si assottigliano a tal punto da creare una profonda contaminazione.

Liw Volpini

Liw Volpini

In ogni sua opera Liw Volpini rappresenta una trama infinita di stati d’animo brevi e fugaci, ansie, speranze, ricordi, un modello che è il risultato di una densa e paziente trascrizione della nostra fragilità e mutevolezza umana, dei picchi ed abissi che incontriamo nell’eterna e intima guerra emotiva.
Lo spettatore, superato l’impatto cromatico nella sua interezza, è spinto ad avvicinarsi alle opere e cercare il dettaglio, il particolare, il singolo tratto, nell’ancestrale e vana esigenza di semplificare le mille sfaccettature del flusso di coscienza che colora e determina ognuno di noi.

Vincenzo Musacchio

Vincenzo Musacchio

Lavori provocatori, ironici, inattesi, nonsense, bizzarri e pop ne sono il risultato. Immergersi nel mondo compatto e complesso di questo artista permette di fare i conti con l’effimero, l’estetica, i contenuti a volte espliciti e a volte da ricercare, la superficialità e la densità contemporanea.